Passato Prossimo dei Verbi Italiani con Ausiliare Essere

I verbi che esprimono “movimento”, “cambiamento”, “permanenza”, “azioni riflessive”, “azioni passive” utilizzano generalmente l’ausiliare “essere”, mentre il resto dei verbi utilizza l’ausiliare “avere”. Di seguito, potrai leggere alcuni esempi concreti.

Verbi di Movimento: Io sono arrivato/a, tu sei partito/a, lui/lei è andato/a, noi siamo entrati/e, voi siete venuti/e, loro sono usciti/e

Verbi di Cambiamento: Io sono cambiato/a, tu sei cresciuto/a, lui/lei è nato/a, noi siamo diventati/e, voi siete migliorati/e , loro sono morti/e

Verbi di Permanenza: Io sono rimasto/a, tu sei stato/a, lui/lei è esistito/a, noi siamo sopravvissuti/e, voi siete restati/e, loro sono successi/e

Verbi Riflessivi: Io mi sono lavato/a, tu ti sei svegliato/a, lui/lei si è alzato/a, noi ci siamo vestiti/e, voi vi siete spogliati/e, loro si sono toccati/e

Verbi Passivi: Il disegno è colorato dai bambini; la pasta è mangiata da me.

COME UTILIZZARE LA CORRETTA TERMINAZIONE  -A -O -I -E ?

Il Passato Prossimo è composto dall’unione tra il verbo ausiliare “essere” o “avere” al presente ed il participio passato del verbo. I verbi che utilizzano l’ausiliare “essere”, per esempio il verbo “andare”, compongono il passato prossimo con “sono, sei, è, siamo, siete, sono” + “andato/a/e/i” in funzione del genere e numero del soggetto della frase.

Per esempio: Marco è stato bravo; Lucia è stata brava; Marco e Lucia sono stati bravi; Lucia ed Anna sono state brave.