Come in un racconto di fiaba, d’estate, colori a tinte accese, sole brillante e fresco di montagna, costellano i punti essenziali alla creazione di una tale magia. Ma perla di bellezza incastonata in tale scenario suggestivo, sta apparentemente immobile la ragazza dai lineamenti gentili e sensuali, dal viso dolce e conturbante. Un corpo snello, lussuoso, perfetto nelle proporzioni, infinito nel profumo di pesca della sua pelle. Mi trovo nell’entroterra Calabrese e misconoscevo cotanta armoniosa bellezza, e adesso appassionato da una visione che mi brucia l’anima, contemplo, immagino, pregusto un’avventura infinita di pochi minuti. Perché la morte delle cose le rende immortali. Occhi penetranti, sicuri, ricchi di universo di pensieri ed emozioni, occhi coscienti che sanno, vedono , vivono.. Emozione che scardina certezze, predisposizione alla magica follia dell’amore. Fiori gialli, Lilla , rosa e bianchi nel centro di boschi vivi di verde rigoglioso, mi regalano aria freschissima. Un piacere per corpo e mente, rinasco natura anche io. Desidero vivere a pieni sensi, sono stato creato e progettato cosí, come potrei allontanarmi dal volere del mio creatore ? Devo vivere intensamente ogni attimo, devo assaporare, devo amare, toccare, correre, giocare, leccare e baciare. Tirarsi in qualche modo fuori dal tedio, dalla sicurezza di una vita inutile, grigia e vuota. Tirarsi guori dal sovrallavoro per il raggiungimento della mera sopravvivenza, fuori dagli schemi tristi del sacrificio per il nulla. Imperativo categorico. La vera libertá é la libertá dalle necessitá quotidiane e basilari, dal sacrificio per ottenerle. Deve essere lí alla mia portata per poi occuparmi di molto altro ancora. Sprecare la vita significa rincorrere ogni giorno una miseria per avere il basilare, che poi é superfluo ai fini dell’anima e della felicitá spirituale.
Marco Nisida
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